Mindful eating

Il mindful eating riguarda la relazione che ognuno di noi ha con il cibo. E’ un modo di essere nel rapporto con il cibo, un modo di essere consapevoli, non giudicanti verso sé stessi, non sopraffatti.

Il mindful eating trae origine dalla mindfulness che possiamo illustrare utilizzando la definizione di Jon Kabat-zinn:

La consapevolezza che emerge prestando intenzionalmente attenzione, nel momento presente e in modo non giudicante, al dispiegarsi dell’esperienza, momento per momento” (Kabat-Zinn 2003).

La vita scorre in modo automatico oltre il momento presente, i pensieri sono sempre orientati al passato o al futuro, ed allo stesso tempo attribuiamo loro una valenza positiva o negativa che ricade su noi stessi andando ad influenzare il modo di approcciarci alle esperienze vissute ed il senso che ad esse attribuiamo.

La mindfulness riporta l’attenzione al qui ed ora, per vivere le esperienze (anche quella alimentare) senza tutti quei costrutti che influenzano sensazioni e percezioni e che ci distaccano dalla realtà impedendoci di viverla (e goderne) in modo autentico.

Il mindful eating riporta tali assunti alla relazione con il cibo, descrivendo la consapevolezza non giudicante delle sensazioni fisiche ed emotiva associate all’alimentazione.

Tale approccio all’alimentazione permette di dare la piena attenzione all’atto del mangiare, ciò non è scontato se pensiamo a quante volte mentre mangiamo siamo distratti da situazioni o pensieri, ci alimentiamo in modo automatico. Se mentre mangiamo separiamo il corpo dalla mente perdiamo le sensazioni legate alla sazietà e quelle legate al gusto, con il risultato che sarò portato a mangiare molto di più prima di avvertire il segnale di sazietà e di soddisfazione. Se mentre mangio sono distratto da altri pensieri per avvertire il segnale di sazietà esso dovrà essere molto più forte, dovrà diventare una pesantezza affinché io lo percepisca! Con il risultato che smetterò di mangiare non quando mi sentirò sazio ma solo quando mi sentirò troppo pieno.

Il mindful eating porta ad accrescere tale consapevolezza insegnando ad utilizzare tutti e 5 i sensi, oltre il gusto anche la consistenza, la croccantezza, il profumo e l’aspetto giocano un ruolo importante nelle scelte alimentari, conoscendo ed utilizzando appieno la nostra sensorialità sarà più semplice effettuare delle scelte alimentari consapevoli ma allo stesso tempo appaganti.

Le risposte al cibo sono in gran parte automatiche, attraverso il mindful.eating. è possibile invece interrompere tale automatismo e riconoscerle, senza però giudicarle. Portando la giusta attenzione all’esperienza del mangiare spesso accade che mi accorgo che vi sono delle situazioni specifiche ricorrenti che influenzano il rapporto con il cibo e la ricerca di esso.

Riconoscerle interrompe il meccanismo e permette di dare una risposta diversa: potrà essere una diversa risposta inerente l’alimentazione (ad esempio scegliere cibi diversi) oppure una risposta diversa inerente la situazione che induce ad utilizzare il cibo (ad esempio potrò accorgermi che utilizzo il cibo come risposta alla noia).

Anche il giudizio svolge un ruolo importante nel contribuire ad innescare meccanismi disfunzionali nel rapporto con il cibo. Se rispondo con il cibo ad un bisogno di altra natura, come la noia, facilmente mi giudicherò in modo negativo, ad esempio per aver mangiato fuori pasto. Tale modalità induce un circolo vizioso, poiché se sono abituato ad utilizzare il cibo come risposta ad uno stato emotivo, e mi sento in colpa per aver trasgredito, sarò indotto automaticamente a mangiare di nuovo per placare il senso di angoscia portato dall’emozione della colpa e così via…

Stato emotivoRispostaGiudizioStato emotivoRisposta
NoiaCiboNon dovevo mangiare fuori pasto… sono incapaceColpaCibo

E’ quindi importante divenire consapevoli dei pensieri e delle emozioni connesse all’alimentazione poiché quest’ultima può esserne fortemente influenzata ed occorre riconoscere questi aspetti per avere il pieno controllo nel rapporto con il cibo ed essere padroni delle proprie scelte alimentari.

Nella fame emotiva il cibo diventa la risposta, disfunzionale, con cui proviamo a modificare l’attivazione emotiva che sentiamo come non tollerabile, il mindful eating insegna invece ad accettare gli aspetti emotivi come parte dell’esistenza. Riconoscendoli e separandoli dalla risposta impariamo che le emozioni sono transitorie e fisiologicamente l’attivazione emotiva tende ad abbassarsi con il passare del tempo. Accettare quell’emozione come possibile aiuta a tollerarla per un tempo più lungo senza dover ricorrere ad una risposta per arginarla.

Il mindful eating inoltre aiuta ad accorgersi delle abitudini e degli schemi alimentari che abbiamo sviluppato nel corso della vita e che influenzano il modo di approcciarsi al cibo. Ad es. l’idea che ci siano dei cibi cattivi, che i carboidrati fanno ingrassare ecc…..

Per diventare consapevoli dei meccanismi che influenzano il rapporto con il cibo il mindful eating promuove la ricerca di consapevolezza sugli aspetti a cui solitamente non diamo attenzione, ad esempio quali cibi sono associati a luoghi precisi, a quali attività, quanto e cosa mangiamo, se da soli o in compagnia..

Allo stesso tempo cercheremo di individuare la possibile relazione tra fame ed emozioni facendo attenzione a quale reazione metto in atto in risposta ad una determinata emozione, se mangio di più o di meno e quale cibo.

Spesso analizzando queste variabili emergeranno molte ricorrenze che influenzano in modo significativo l’alimentazione, oltre cosa mangio anche come mangio. Il mindful eating contribuisce a spezzare i meccanismi sopra descritti anche attraverso l’utilizzo di tecniche e pratiche meditative che utilizzano il cibo.

Il mindful eating è un percorso che conduce alla consapevolezza di sé e del proprio rapporto con il cibo. E’ adatto a chiunque voglia migliorare la relazione con il cibo, oltrepassare la sensazione di subirlo per riappropriarsi di un ruolo attivo nella propria alimentazione.

Bibliografia

– Mindful Eating. Per scoprire una sana e gioiosa relazione con il cibo. Jan Chozen Bays, Enrico Daminai Editore, 2018

-Mindful Eating, Andy Puddicombe, DeAgostini, 2017

-Mindful Eating. Cambia il tuo modo di pensare al cibo. Andy Puddicombe, DeAgostini, 2017

– Vivere momento per momento. Jon Kabat Zinn, Tea, 2014